Via dei Calzaiuoli è una delle vie principali del centro storico di Firenze, interamente pedonalizzata e famosa per le sue eleganti vetrine. La strada è lunga circa 400 metri e si snoda tra Piazza Duomo e Piazza della Signoria.

Fino al XV secolo, via dei Calzaiuoli era divisa in segmenti più piccoli, ciascuno dei quali era dedicato al tipo di attività gestita dalla famiglia che possedeva gli edifici di quella sezione. Questo sottolinea la vocazione commerciale che da sempre fa parte di questa strada. Esistevano così Via dei Cacioli, venditori di formaggio, Via dei Banderai, produttori di bandiere, Via dei Brigliai, per le redini, e Corso dei Pittori. Tra le botteghe degli artisti, spiccavano quelle di Donatello e di Michelozzo.

Tutta la zona vicino a Piazza Duomo era una sorta di quartier generale della nota Famiglia Adimari, da cui il nome “Corso degli Adimari” che stava ad indicare quel tratto di via de’ Calzaiuoli. Lì si trovava un’alta concentrazione di case torri risalenti al XIII secolo, col tempo demolite o inglobate in edifici posteriori.

La via fu ampliata nel XV secolo e venne deciso il suo nome, dedicato alle numerose botteghe di calzature e abbigliamento che vi avevano sede. Ancora oggi la via è piena di negozi di questo genere, rendendosi anche un’appetibile meta per lo shopping e per i turisti: rappresenta infatti il salotto buono della città, ed è impossibile perderla. Percorrerla da soli è semplice, ma farsela raccontare da un tour guidato (come ad esempio quelli proposti da Guided Florence Tours) è tutta un’altra cosa: tra una leggenda e un fatto di cronaca, le esperte guide vi sveleranno i segreti più intimi di questa importante via fiorentina.

I lavori dell’Ottocento

Nel 1842 la strada fu ulteriormente ampliata, raggiungendo i 14 metri di larghezza attuali. Per l’occasione, furono demoliti numerosi edifici e palazzi, tra cui un’antica torre all’angolo di Piazza Duomo. Un vecchio progetto che prevedeva la realizzazione di portici non fu mai realizzato, lasciando così la via più ampia e più adatta al traffico pedonale.

In via dei Calzaiuoli c’era anche il primo emporio della città, il Bazar Bonajuti, che aprì nel 1800 e rimase in attività fino al 1988. Il negozio era su due piani e disponeva di un enorme piazza coperta, nel cortile del palazzo. Adesso, al suo posto, si trova un importante negozio di una catena commerciale italiana.

Le Chiese di Via Calzaiuoli

Una delle attrattive artistiche di Via Calzaiuoli sono le sue due Chiese.

La prima, e la più famosa, è la Chiesa di Orsanmichele, che sorge nello stesso punto in cui si trovava un antico convento dell’VIII secolo provvisto di un grande orto. Ciò diede origine al nome della chiesa, San Michele in Orto, che negli anni fu abbreviato in Orsanmichele.

Nel 1304 l’edificio subì gravi danni a seguito di un incendio e fu ricostruito nel secolo successivo sull’attuale pianta rettangolare a due piani. Le nicchie all’esterno dell’edificio conservano copie delle 14 statue rinascimentali dei santi protettori, commissionate dalle maggiori corporazioni della città. Le opere sono di Donatello, Verrocchio, Ghiberti, Giambologna e Nanni di Banco.

Dal lato opposto della strada, si trova la Chiesa di San Carlo dei Lombardi. La sua costruzione iniziò nel 1349, per volere della Signoria di Firenze. Nel 1616 la chiesa passò nelle mani della “Nazione Longobarda” e da allora è conosciuta come San Carlo dei Longobardi.