La Turchia è una terra antica e luogo di vicende ancora oggi studiate, fulcro della storia antica e di quella Cristiana. Basti pensare ai tempi in cui Istanbul era Costantinopoli, capitale dell’Impero Romano d’Oriente, di cui ancora oggi porta le influenze Romane e Bizantine.

La sua importanza storica è tangibile in ogni regione della Nazione.

Un esempio interessante è senz’altro la città di Antiochia, nella provincia di Hatay, sulle rive del fiume Oronte.

Conosciuta anche come Antakya, col suo nome originale, è una città caratteristica per vari motivi, primo fra tutti il fatto di essere stata una metropoli un paio di millenni addietro.

Tra questi, comunque, spiccano i mosaici sparsi sulla sua superficie.

I mosaici di Antiochia ricoprono la città per circa 10000 metri quadrati e il mosaico più grande ne misura 1050: la superficie mosaicata più ampia del mondo!

Proprio questa caratteristica ha causato un intoppo durante la costruzione di un hotel, portando alla progettazione di una vera e propria opera d’arte architettonica.

L’hotel-museo di Antiochia tra archeologia e comfort moderni

Durante gli scavi per la costruzione della struttura sono stati ritrovati dei mosaici del periodo Bizantino e resti archeologici del periodo Romano, da qui l’idea di unire antichità e modernità e di costruire l’Antakya Museum Hotel.
L’albergo sorgerà nelle immediate vicinanze della Chiesa di San Pietro.

 Il complesso alberghiero sarà composto di 199 camere e conterrà tutti i comfort del caso: spa, ristoranti, suites e spazi ricreativi.

In più, sarà diviso su due livelli: la struttura moderna sovrasterà mosaici e resti della città antica senza nasconderla, anzi offrendo una visuale particolare grazie all’ausilio di lastre di vetro che faranno da pavimento.

Museo e Scavi

Intorno ai ritrovamenti, l’hotel – museo ad Antiochia mantiene la vecchia struttura della città, infatti le colonne che sorreggono la struttura seguono il corso del vecchio letto del fiume, ricordando la disposizione originale della metropoli.

Un’architettura moderna per evidenziare la storia

Il progetto è guidato dagli architetti della EAA, e il delicato lavoro di illuminazione è stata affidata a Marco Petrucci, che integra nell’architettura un sistema di proiettori LED che illumineranno la struttura e sottolineeranno la parte archeologica.

Il progetto illuminotecnico è interessante, perché segue il concept architettonico. L’obiettivo di Petrucci è di intervenire con una sofisticata capacità di proporre la modernità sulla storia dei reperti archeologici, con azioni tutt’altro che imponenti, rispettando comunque le normative inerenti ai beni di interesse storico e artistico.

Gli apparecchi assumono così un duplice compito: danno forma ai reperti emersi dagli scavi, riportandoli alla luce, e allo stesso tempo garantiscono lo svolgimento delle diverse funzioni del Museum Hotel.

In particolare sono trattati la hall, il ristorante e il salone, situati ai piani inferiori in relazione al sito archeologico. Il sistema illuminotecnico fornisce così una connessione visiva tra la storia e i servizi dell’hotel.

Il lavoro di illuminazione è stato svolto in collaborazione con la collaborazione di Duygu Sonmez Cakir, dello studio Studio Lighting Design di Istanbul, e con lo studio dell’architetto Piero Castiglioni.

Visitare la Turchia: perché Antiochia?

Come abbiamo già detto, la città di Antakya/Antiochia è un’ex metropoli antichissima, che può attrarre chi ha voglia di catapultarsi indietro di 2000 anni e sicuramente gli appassionati di archeologia.

Inoltre, offre delle esperienze irripetibili grazie alla sua posizione e alla vicinanza con la Siria – tanto che originariamente, nel 300 a.C., era conosciuta proprio come Antiochia di Siria.

 Va da sé che il primo luogo da visitare è senz’altro l’Hatay Archaeology Museum.
La collezione ospita dei mosaici romani del terzo e quarto secolo d.C. ritrovati in alcune città della provincia, ma anche altri oggetti che raccontano lo stile di vita dei Hatay in tale periodo storico.

Alcuni luoghi interessanti della città sono le cave Besikli Magara, la bellissima moschea Habib’i Neccar Mosque e il Great Antakya Park.

 Grotta di San Pietro: luogo di pellegrinaggio

La Grotta di San Pietro, così chiamata la Chiesa rupestre di Antiochia, è la testimonianza della presenza di San Pietro nella città, tanto che al suo interno troviamo una statua dedicata al Santo.

È scavata naturalmente in una montagna e dalle nicchie che la compongono si pensa fosse  luogo sacro già in tempi pagani.

Oltre all’aspetto naturalmente artistico, l’altra particolarità della Grotta consiste nell’essere considerata la prima cattedrale del mondo.

I luoghi interessanti che circondano Antiochia

Percorrendo pochi chilometri dalla città è possibile raggiungere numerosi posti interessanti, non solo all’interno della provincia di Hatay.

A 10 km dal centro di Antiochia, nella città di Defne, si possono visitare le Harbiye Falls, delle piccole cascate, luogo perfetto per chi vuole passare del tempo immerso nella natura e fare un bagno rinfrescante.

Spostandosi ancora oltre, sempre all’interno di Hatay, il distretto di Samandag ospita il Tunnel di Tito Vespasiano, costruito per ordine dell’Imperatore Romano Vespasiano per deviare la pioggia dal porto.

Alessandretta è una città interessante a partire dalla fama che precede il suo nome, infatti è in Indiana Jones e l’Ultima Crociata ospita il Tempio che custodisce il Graal.
In realtà, il Tempio di Alessandretta non esiste, la location del film è Petra, in Giordania.

Alessandretta però rimane interessante per la sua attrattività turistica: infatti la città dà sul mare ed ospita l’omonimo Golfo. Raggiungerla da Antiochia è facilissimo, le due città distano solo un’ora di macchina.

Un’altra città interessante che è possibile raggiungere facilmente –  anche se poco più distante – è  Aleppo: infatti la Siria è talmente vicina che anticamente la nostra meta originaria era conosciuta come Antiochia di Siria.

Inserire la città del Sapone nell’itinerario non sarebbe male: un’irripetibile occasione per conoscere la capitale del Nord.